A Las Vegas, in occasione dell’ultimo Consumer Electronics Show, il mondo dei display è tornato al centro dell’attenzione. Vuoi perché l’abbuffata di telefonini e tablet è stata e sarà consumata altrove (l’Ifa di Berlino dello scorso agosto e il Mobile World Congress di Barcellona del prossimo marzo), vuoi perché i produttori stanno “disperatamente” cercando di portare sul mercato nuove tecnologie, nuovi standard video e, di conseguenza, nuove opportunità di fruizione per gli utenti. Che questi lo vogliano effettivamente o meno.
Accanto agli ormai familiari televisori 4K, le new entry del 2015 sono i primi esemplari a tecnologia Quantum dot, e cioè un sistema basato su nanocristalli (una pellicola di punti quantici) applicati davanti al sistema di retroilluminazione a cristalli liquidi: il risultato, a livello visivo, è una qualità d’immagine più definita, con un dettaglio dei colori e una luminosità superiore ai pannelli Ultra Hd tradizionali. Samsung (battezzando i modelli Super Uhd abbinati al formato curvo e al cervello operativo open source Tizen) e Lg sono le prime case che hanno cavalcato commercialmente la nuova onda, per altro già masticata da Sony sui propri Bravia nel 2013
La nuova frontiera “virtuale” dell’altissima definizione Se 3.840 x 2.160 pixel di risoluzione di immagine (esattamente il doppio, sia in altezza che in larghezza, dell’alta definizione in formato 1080p) vi sembrano ancora pochi, gli amanti dell’entertainment allo stato dell’arte possono essere stare tranquilli. Alla ribalta di Las Vegas si sono affacciati i primi schermi 8K, e cioè pannelli con la risoluzione monstre di 7.680 x 4.320 pixel. C’è chi ridimensiona il tutto parlando di una tecnologia che, nella sostanza, è un’evoluzione tecnicamente facile da raggiungere del 4K. C’è chi, per contro, ha battezzato la qualità visiva dei pannelli 8K così realistica da definirla come “insana” per gli occhi del telespettatore. Il solco con l’alta definizione, con questi schermi, rischia di segnarsi definitivamente, anche se è tutto da dimostrare che tale avanguardia sia la migliore in assoluto per l’esperienza di entertainment dell’utente. Di sicuro i neri degli schermi 8K sono così profondi da esaltare forse oltre il limite l’effetto immersivo di un televisore maxi formato.